Hotel Mea – Lipari comoda.

blog fotografico di Enrico Lanari

Si, perchè andare alle Eolie non è proprio la cosa più facile del mondo.

Quasi tutti per farlo devono sostenere ore ed ore di viaggio, chi in aereo ed in auto, chi in nave ed in auto, fatta eccezione per qualche backpackers che ci può anche mettere giorni… qualsiasi sia la scelta ci sono varie tappe da affrontare, e serve una certa determinazione per raggiungere un arcipelago fra i più affascinanti del mondo, vicino alla Sicilia, il posto che più raccomanderei a chi non è mai stato in Italia.

Beh, l’estate 2014 è stata fresca, particolarmente gradevole, e quindi il mio racconto potrebbe risultare edulcorato dal fatto che ho trovato una Sicilia (ed una Lipari) con una temperatura difficilmente superiore ai 32 gradi. Si, mentre tutti piangevano la “mancata estate” qualcun’altro (io&family) se la godeva prendendola per il verso giusto.

Il viaggio a Lipari è stato affrontato ad Agosto, con il team familiare al completo, Giulia, il piccolo Vittorio di circa 16 mesi, ed io.

Ecco, le isolate Eolie, che sulla carta potrebbero sembrare un’azzardo per chi è con un bimbo che a malapena deambula, richiedono un grande sforzo per raggiungerle, ma poi garantiscono un premio in termini di accessibilità ai servizi e vivibilità dei luoghi.

Se non avete figli piccoli l’idea di viaggiare con un bambino vi sembrerà come un dettaglio presumibilmente scomodo. Se al contrario avete un piccino, o se vi ricordate dei suoi “meno di due anni” allora avete consapevolezza che viaggiare e scarrozzarlo (e possibilmente considerarla vacanza) è una questione di organizzazione preventiva meticolosissima, per non incorrere in una prova ad ostacoli degna di un’accademia di Navy Seals. Noi ce la siamo cavata, quindi esortiamo senza scrupoli anche altri neo-genitori a compiere la stessa impresa.

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Lipari è probabilmente la più turistica delle isole dell’arcipelago, il che la colloca comunque ben lontano dagli standard turistici dell’Isola d’Elba o della maggior parte della Sardegna. Turisti si, ma l’epicentro è circoscritto alla zona centrale limitrofa al porto. A pochissimi minuti dal porto si possono trovare spiagge dalla natura amena, anche nei periodi di alta stagione. Se al contrario, come sovente nel caso dell’allegra famiglia Lanari, si necessita di qualcosa di più comodo, si può beneficiare di spiagge attrezzate e servizi propri dell’ospitalità siciliana, che nulla hanno da invidiare alle località più compunte nei modi e nella reputazione.

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Abbiamo soggiornato all’Hotel Mea, poco sopra il Porto, struttura di proprietà di un’antica famiglia Eoliana, diretta da Sarah, una siciliana DOC che ha vissuto anni in Australia e che, senza perdere un solo millimetro di “spirito” siciliano, ha un respiro internazionale auspicabile alla maggior parte degli imprenditori italiani.

L’Hotel Mea è comodo, frutto proprio di questo amabile connubio fra tradizione ed ospitalità siciliane con standard di respiro più internazionali. Riesce ad esserlo offrendo camere decisamente curate ma dall’arredamento semplice, in un ambiente molto piacevole, quasi familiare, rendendo il personale e l’attenzione per i servizi al cliente il vero valore aggiunto. Ovunque regna una pulizia impeccabile. Il ristorante La Chimera, che si affaccia come tutta la struttura sul golfo del porto, offre ricette locali, rivisitate in chiave light e sfiziosa, combinando tradizione con l’audiacia di abbinamenti originali ma senza cascare nel “famolo strano”. Il pesce, manco a dirlo, freschissimo!!!

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Immaginate cosa vuol dire, per chi è in formazione familiare (ma anche per chi non lo è…), svegliarsi, aprire la porta della camera che si affaccia sulla veranda, ed in meno di dieci metri poter raggiungere la piscina, stendersi al sole, gustarsi un drink ben preparato, godere di una piccola (manco troppo) piscina con idromassaggio attigua alla piscina più grande e, all’occorrenza, senza darsi troppa pena, in altri 15 metri raggiungere il ristorante. Ecco, questa è la comodità che permettere di rilassarsi anche con un figlioletto monello che crede di saper correre ma in realtà barcolla instabilmente.

Eravamo all’Hotel Mea per ragioni di lavoro, ho realizzato un video per loro, e visto che il posto gia sulla carta era da sogno, mi son fatto accompagnare dalla famiglia. Ne sono stato entusiasta, e per chi ama “le cose comode” ma vuole anche riservarsi la possibilità di vivere un’esperienza autenticamente Eoliana la trovo la destinazione perfetta.

I prezzi vanno intorno ai 250 euro a notte in alta stagione. Il ristorante ha un menù fisso (a cui non si può dire niente) a meno di 30 euro a cena. Spesso c’è musica dal vivo di qualità.

La stessa proprietà ha anche altre tre strutture su Lipari, una un po più familiare, una più minimalista sia per la struttura che per la collocazione (che ha affascinato moltissimo Giulia e me) ma un po più scomoda, ed una più semplice, per un pubblico meno sofisticato ma pur sempre di qualità.

Ovviamente ad un “tiro di schioppo” ci sono le altre isole, mete ideali per escursioni più o meno lunghe, giusto per rinnovare la convinzione che le Eolie sono un posto da favola.

Ma di queste parlerò in un prossimo post…

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